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Giornata mondiale della Pasta | La Storia della Pasta

  • Post by Saporinmovimento

Il 25 ottobre è la giornata Mondiale della Pasta

Il Ristorante Saporinmovimento celebra questa ricorrenza più o meno due volte a settimana: che sono le volte in cui prepariamo la pasta fresca per mantenere la genuinità del grande primato italiano. Ebbene sì, com’era prevedibile siamo al primo posto nel mondo come mangiatori seriali di pasta, con un record di 23 kg a testa di media all’anno.

Ma qual è la storia della pasta? Scopriamolo insieme…

La sua storia millenaria è da ricondurre all’origine della civiltà quando l’uomo lascia la vita nomade e iniziano a dedicarsi all’agricoltura, già nell’era del Paleolitico - quindi 40mila anni fa - i nostri avi hanno inserito nella loro alimentazione il grano che unito all’acqua poteva essere spianato in impasti sottili e cotto su pietra rovente o bolliti in acqua. 

Gli Etruschi, i Greci e i Romani

Dai bassorilievi presenti sulle pareti nella Tomba della Grotta Bella nella Necropoli della Banditaccia a Cerveteri, sappiamo che gli antichi Etruschi erano soliti preparare la pasta in casa. Infatti sono raffigurati: l’interno di una casa, utensili come i mestoli per l’acqua, la tavola spianatoia, il matterello per tirare la sfoglia, le rotelle e i coltelli per tagliarla.

Anche i Greci erano abituati a produrre e consumare i primi tipi di pasta fresca e l’esistenza di qualcosa di molto somigliante alla sfoglia risale appunto al primo millennio a.C.. e poi “laganum” per i Romani. I Poeti Orazio e Cicerone nel 35 a.C. parlavano di una “pasta fatta da strisce larghe di sfoglia a base di grano” condita con i ceci o la carne, le “lagane” appunto, termine dal quale pare che derivi l’odierno “lasagne”.

Tutto iniziò in Sicilia

Con un lungo salto temporale atterriamo a Palermo. Anno 1154, il geografo arabo Edrisi raccontava di “un cibo di farina in forma di fili”, chiamato “triyah”.

Sebbene non ci sia un inventore unico di questo formidabile alimento, di sicuro si può indicare la Sicilia come terra dalla quale prese il via una tradizione che nel corso dei millenni invase l’intero Stivale lasciandosi contaminare da innumerevoli sperimentazioni.

Non si conosce per esempio il momento esatto in cui venne introdotto l’uovo nella preparazione della pasta fresca, ma si presume che il motivo fosse legato al gusto del prodotto finito e dall’altro la maggior malleabilità ed elasticità del composto durante la lavorazione.  

Vi aspettiamo al Ristorante Saporinmovimento per rendere onore al simbolo dell’italianità, produciamo noi quella all’uovo e abbiamo selezionato la genuinità di Pasta Bossolasco per la pasta secca, produttori a Km0 che coltivano il grano nellle campagne del nostro paese: Savigliano, in provincia di Cuneo.

Seguite il percorso tra tradizione e innovazione di Saporinmovimento sulle nostre pagine Instagram e Facebook!


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